Un sogno del Messico ad occhi aperti

Luzia ti porta in un Messico immaginario, come in un sogno ad occhi aperti, dove la luce (“luz” in spagnolo) appaga lo spirito e la pioggia (“lluvia”) lenisce l’anima. Attraverso una serie di grandiose sorprese visive ed esecuzioni acrobatiche mozzafiato, Luzia invita gli spettatori a partire per un viaggio surreale, in un mondo sontuoso e vivace, sospeso in qualche modo tra il sogno e la realtà. Passando agevolmente dal set di un film d’epoca all’oceano, alle atmosfere fumose di una pista da ballo o ad un arido deserto, Luzia porta abilmente in scena gli innumerevoli luoghi, volti e suoni del Messico, sia della tradizione che della modernità. Ricco di momenti suggestivi, Luzia incanta il pubblico integrando in alcune scene artistiche e acrobatiche l’elemento della pioggia, la prima volta per una produzione in tournée del Cirque du Soleil.

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“Quando il Cirque du Soleil invita dei creatori, chiede loro di spingersi in territori nuovi, sia in ambito scenografico che narrativo. (…) Noi siamo partiti dagli stereotipi… per sovvertirli. La lentezza onnipresente? L’abbiamo rimpiazzata con la velocità: quella dei Tarahumara, un popolo di corridori che tra le montagne dove vive riesce a correre fino a 200 chilometri senza fermarsi, a piedi nudi o con dei soli sandali. La rapidità diventa quindi un elemento interessante anche per il linguaggio circense che mira alla performance estrema, grazie a bravissimi acrobati e ginnasti scovati ovunque nel mondo. Secondo noi il popolo messicano mostra una grande capacità fisica e spirituale di superare dei limiti pazzeschi come questi.”

Daniele Finzi Pasca